Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
In un certo qual modo, si può dire che sia la storia principale sia le quattro storie brevi ospitate nell’ultimo Grande Diabolik partono da idee rimaste in attesa per anni, ma procediamo con ordine.
“I segreti di Morben” (albo della serie regolare che nel 2013 festeggiava il 50° di Eva Kant) terminava con Eva erroneamente convinta della morte della sua cara amica Dolores. Sia molti dei lettori che noi autori avremmo voluto far tornare quell’amica, non solo perché ci stava molto simpatica, ma anche per far sapere a Eva la bella notizia: Dolores era ancora tra noi e viveva una vita intensa e ricca di soddisfazioni.
Ma non c’era fretta e raramente un’avventura di Diabolik nasce così, “a tavolino”, in genere aspettiamo che l’ispirazione per un albo arrivi naturalmente. Però per Dolores passava il tempo e questa ispirazione latitava. Certo, essere una chirurga in un contesto di quasi-guerra civile la esponeva a grandi rischi e quindi, se Eva avesse saputo che Dolores era viva e nei guai, si sarebbe precipitata in suo soccorso. Un presupposto del genere però ci è parso molto più adatto per un’altra amica di cui da tempo i lettori chiedevano un ritorno: Gianna, che infatti è stata la protagonista di un Gande Diabolik del 2019 che usa proprio quell’innesco narrativo. Per Dolores ci mancava ancora la scintilla, scintilla che, come spesso succede, è scaturita da Mario Gomboli che se n’è uscito chiedendoci “e se invece di essere loro a salvare Dolores fosse Dolores a salvarli?”.
A quel punto i pezzi del puzzle hanno cominciato a incastrarsi: stavamo già raccogliendo le idee per lo Speciale del 60° di Eva, e ci sarebbe piaciuto citare il mitico terzo albo della serie mettendo nuovamente lady Kant nella condizione di dover salvare dal patibolo il proprio compagno. L’arrivo di Dolores ci ha dato la possibilità ambientare una storia ai giorni nostri in uno scenario esotico e di mettere Eva in una situazione disperata (da cui la fa uscire l’amica), permettendoci al contempo di rievocare il passato, gli anni bui che le due avevano trascorso a Morben e, infine, abbiamo potuto raccontare (ai lettori e a Eva) la vita di Dolores dopo la fuga dal collegio. Una buona vita tutto sommato.
Restavano da decidere le storie brevi con cui completare all’albo, in genere due da 16 pagine ciascuna (ma non è un dogma, nel 2021 ne abbiamo avuta una sola di 32) e anche in questo caso abbiamo potuto realizzare un’idea che avevamo in testa da un po’.
La prima volta in cui Eva si è conquistata un ruolo di assoluta protagonista è stata una serie di storie brevi pubblicate nel 1976/1977 sul mensile Cosmopolitan. Episodi da 8 pagine l’uno, in grande formato (la stessa gabbia che anni dopo avrebbero avuto le storie dei Grandi Diabolik), con un taglio più leggero del solito e sempre con Eva fulcro di tutte le avventure. Da tempo ci sarebbe piaciuto omaggiare quella prima volta, ci mancava solo l’occasione per farlo e quale occasione migliore di questo Speciale per celebrare i primi 60 anni di Eva?